La colonscopia per la sua invasività non rappresenta un buon esame per lo screening di popolazione per l’individuazione del carcinoma colorettale
Ricercatori dell’Istituto Oncologico Romagnolo con il contributo di Medici dell’Ospedale Morgagni e dell’Ospedale Pierantoni di Forlì si sono posti l’obiettivo di individuare un test diagnostico non invasivo per l’identificazione precoce dei pazienti con tumore del colon-retto.
E’ stato analizzato il DNA presente nelle feci di 38 soggetti sani ( controllo ) e 56 pazienti con tumore del colon-retto.
Le mutazioni nei geni K-ras (36%) e p53 (34%) sono risultate le alterazioni più frequenti tra i pazienti con carcinoma colo-rettale, seguite da instabilità del microsatellite (13%) e mutazioni del gene APC (13%).
L’amplificazione del DNA era presente in più della metà dei pazienti. ( Xagena2003 )
Calistri D et al, Clin Gast Hep 2003; 1:377-383
Onco2003