Lo sviluppo di esami di screening non-invasivi è importante per ridurre la mortalità legata a tumori gastrointestinali.
Ricercatori dell’Okayama University in Giappone, hanno sviluppato un test basato sull’analisi della metilazione del DNA da cellule tumorali esfoliate presenti nelle feci.
È stata analizzata in primo luogo la metilazione dei promotori dei geni RASSF2 e SFRP2 da 788 campioni di tessuto di tumore primario dello stomaco e colorettale per determinare se il profilo di metilazione potesse rappresentare un biomarcatore dipendente dallo stadio della malattia per la tumorigenesi del tratto gastrointestinale.
In seguito è stata sviluppata una nuova strategia che utilizza modificazioni a singolo step del DNA con sodio bisolfito e la metodologia della PCR ( polymerase chain reaction ) a fluorescenza per misurare la metilazione aberrante nel DNA fecale.
La metilazione dei promotori di RASSF2 e SFRP2 è stata analizzata in 296 campioni fecali ottenuti da vari pazienti, inclusi 21 con tumore gastrico, 152 con tumore del colon-retto e 10 con lesioni non-neoplastiche o infiammatorie nel lume gastrointestinale.
L’analisi del DNA dai tessuti ha mostrato la presenza di una metilazione estesa in entrambi i promotori solo nei tumori gastrici e colorettali in fase avanzata.
Il saggio ha identificato con successo uno o più marcatori metilati nel DNA fecale del 57.1% dei pazienti con cancro allo stomaco, del 75% dei pazienti con tumore del colon e del retto e del 44.4% dei pazienti con adenoma colorettale in stadio avanzato, ma solo nel 10.6% dei pazienti senza malattie neoplastiche o attive ( differenza tumore gastrico vs assenza di malattia = 46.5%, P
In conclusione, la metilazione dei promotori di RASSF2 e SFRP2 nel DNA fecale è associata alla presenza di tumori gastrointestinali rispetto a condizioni non-neoplastiche.
Questo nuovo test della metilazione del DNA fecale offre un possibile strumento per lo screening non-invasivo non solo dei tumori colorettali, ma anche di quelli gastrici. ( Xagena2009 )
Nagasaka T et al, J Natl Cancer Inst. 2009; 101: 1244-1258
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