La malattia renale cronica è associata a un aumentato rischio di malattia cardiovascolare. La cistatina C è un promettente marker di valutazione della funzione renale.
Nello studio AtheroGene, Ricercatori della Gutenberg University di Mainz in Germania hanno esaminato il ruolo della cistatina C nei pazienti con malattia coronarica e con funzione renale normale o lievemente ridotta.
Le concentrazioni di cistatina C sono state misurate in 2.162 pazienti con coronaropatia.
Sono stati esclusi i pazienti con una velocità di filtrazione glomerulare stimata ( eGFR ) inferiore o uguale a 60 ml/min per 1,73 m2 ( n=265 ).
Tra i pazienti in cui i dati osservazionali erano completi ( n=1.827 ), sono state registrate 66 morti cardiovascolari nel corso di un periodo di follow-up di 3,65 anni.
La concentrazione di cistatina C è risultata associata alla morte cardiovascolare ( hazard ratio, HR=1,94; p
È stato osservato un potenziale effetto soglia: i pazienti nel quartile superiore presentavano un rischio di mortalità 3,87 volte maggiore rispetto ai più bassi quartili ( dati aggregati ).
L’associazione tra alte concentrazioni di cistatina C e mortalità per cause cardiovascolari è rimasta robusta dopo aggiustamento per i potenziali confondenti, tra cui i classici fattori di rischio e il peptide natriuretico di tipo pro-B N-terminale.
La creatinina plasmatica non era associata all’outcome ( esito ) in questo gruppo di pazienti con normale funzione renale.
In conclusione, i risultati dello studio prospettico hanno mostrato che la cistatina C è un potente predittore di mortalità cardiovascolare, oltre ai classici fattori di rischio, nei pazienti con malattia coronarica e funzione renale normale o moderatamente ridotta. ( Xagena2009 )
Keller T et al, Eur Heart J 2009; 30: 314-320
Diagno2009 Cardio2009 Nefro2009