Sono stati esaminati i rischi di cancro infantile, associati all'esposizione a radiazioni diagnostiche ed ecografie all'utero e nella prima infanzia ( età 0-100 giorni ).
E' stato compiuto uno studio caso-controllo a cui hanno partecipato 2.690 casi di tumori infantili e 4.858 controlli abbinati per età, sesso e regione provenienti dallo studio UKCCS ( United Kingdom Childhood Cancer Study ), nati nel periodo 1976-1996.
E' stato misurato il rischio per tutti i tumori infantili, leucemie, linfomi e tumori del sistema nervoso centrale, misurati in base agli odds ratio.
Modelli di regressione logistica con aggiustamento per età della madre e peso alla nascita del bambino, non hanno mostrato evidenza di aumentato rischio di tumori infantili con esposizione in utero a ecografie.
E’ stato osservato un leggero aumento del rischio per tutti i tumori dopo l'esposizione in utero ai raggi x ( odds ratio, OR=1.14 ) e per la leucemia ( OR=1.36 ), ma senza significatività statistica.
L'esposizione ai raggi x diagnostici nella prima infanzia ( 0-100 giorni ) è stata associata a rischio lievemente ma non significativamente maggiore per tutti i tumori e le leucemie, nonché aumento del rischio di linfoma ( OR=5.14 ), sulla base di piccoli numeri.
In conclusione, anche se i risultati per il linfoma devono essere replicati, sono emersi possibili rischi di cancro da radiazioni a dosi inferiori a quelle associate alle procedure di uso comune come le scansioni di tomografia computerizzata, suggerendo la necessità di un uso prudente di procedure diagnostiche per immagini che emettono radiazioni ad addome / pelvi della madre durante la gravidanza e nei bambini in età molto giovane. ( Xagena2011 )
Rajaraman P et al, Br Med J 2011; 342: d472
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