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Esposizione a basse dosi di radiazioni ionizzanti da procedure mediche per immagini


Il crescente uso di procedure mediche per immagini negli Stati Uniti ha sollevato preoccupazioni sull’esposizione della popolazione generale a basse dosi di radiazioni ionizzanti.

Ricercatori dell’Emory University ad Atlanta negli Stati Uniti, hanno identificato 952.420 adulti non-anziani ( tra i 18 e i 64 anni ) nel periodo 2005-2007.
I dati sono serviti per stimare le dosi cumulative efficaci di radiazioni da procedure mediche per immagini e per calcolare i tassi di esposizione basati sulla popolazione, con le dosi annuali efficaci definite come basse ( minori o uguali a 3 mSv ), moderate ( maggiori di 3 a 20 mSv ), alte ( maggiori di 20 a 50 mSv ) o molto alte ( maggiori di 50 mSv ).

Nel corso del periodo di studio, 655.613 soggetti ( 68.8% ) sono stati sottoposti ad almeno una procedura per immagini associata a esposizione a radiazioni.

La dose cumulativa efficace media delle procedure per immagini è stata di 2.4 mSv per soggetto per anno; tuttavia è stata osservata un’ampia distribuzione con una dose efficace mediana di 0.1 mSv per arruolato per anno ( intervallo interquartile 0.0-1.7).

In generale, dosi efficaci moderate di radiazioni sono state osservate per 193.8 soggetti per 1000 per anno, mentre dosi alte e molto alte sono state osservate, rispettivamente, in 18.6 e 1.9 soggetti per 1000 per anno.

Le dosi cumulative efficaci di radiazione da procedure mediche per immagini sono aumentate con l’avanzare dell’età e sono risultate più alte nelle donne che negli uomini.

La tomografia computerizzata e l’imaging nucleare rappresentavano il 75.4% della dose cumulativa efficace, con l’81.8% del totale somministrato a pazienti in regime ambulatoriale.

In conclusione, le procedure mediche per immagini costituiscono un’importante fonte di radiazioni ionizzanti negli Stati Uniti e possono risultare in alte dosi cumulative efficaci di radiazione. ( Xagena2009 )

Fazel R et al; N Engl J Med 2009; 361: 849-857


Diagno2009


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